Data management

L’allineamento delle informazioni tra i diversi operatori della filiera è il prerequisito essenziale per migliorare l’efficienza, ridurre i costi, aumentare il livello di servizio. GS1 Italy | Indicod-Ecr sviluppa gli strumenti per ottenere questi risultati in sintonia con le necessità delle imprese.

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  • GOAL 1

Informazioni condivise, motore per l’efficienza.

La gestione accurata delle informazioni è lo snodo cruciale per presidiare un flusso fisico delle merci senza errori (B2B) e una affidabile relazione con il consumatore (B2C). EDI e Catalogo elettonico – GS1 GDSN i due pilastri su cui si fonda il miglioramento dell’efficienza.

Lo strumento principe per identificare automaticamente i prodotti, gli imballi, le unità logistiche, le sedi aziendali e i diversi punti della supply chain è il codice a barre GS1. Ma le informazioni in esso contenute danno vita ad altri strumenti per realizzare un allineamento automatico delle informazioni a garanzia di scambi senza errori tra le imprese della filiera del largo consumo.
Oggi lo scambio elettronico dei dati (EDI) permette di velocizzare le transazioni, le consegne, le fatturazioni e i pagamenti tra le imprese della medesima filiera, migliorando l’accuratezza dei dati, l’efficienza operativa e realizzando una significativa riduzione dei costi.

“Il Catalogo elettronico – GS1 GDSN consente di migliorare la relazione con i nostri clienti, l’efficienza di molti processi, la qualità, la consistenza e la tempestività delle informazioni”.

Marco Porzio, supply chain director of south european region Nestlé Italiana

Per una maggiore diffusione del processo di dematerializzazione dei documenti anche nel tessuto delle piccole e medie imprese che forniscono la GDO, GS1 Italy | Indicod-Ecr ha messo a punto la piattaforma di Web-EDI Euritmo, che non ha bisogno di reti dedicate perché utilizza Internet.
Su un piano più operativo, la quotidianità dello scambio di informazioni relative ai prodotti, ha nel Catalogo elettronico – GS1 GDSN un ulteriore strumento a disposizione delle imprese per assicurare la sincronizzazione dei dati di prodotto.
Il cuore del sistema di sincronizzazione è una rete di archivi nei quali risiedono dati immessi dai produttori e utilizzabili dai retailer.
I benefici dell’utilizzo del Catalogo elettronico – GS1 GDSN sono molteplici e tutti quantificabili, sia per l’industria sia per la distribuzione:

  • Incremento delle vendite.
  • Miglioramento della produttività con riduzione dei costi.
  • Più efficienza nelle attività di lancio prodotti.
  • Riduzione delle rotture di stock e dei costi
    di trasporto.

-50%

RIDUZIONE DEI TEMPI DI REFERENZIAMENTO

-30%

RIDUZIONE MARGINE DI ERRORE IN RIORDINO E CODIFICA

-8 GIORNI

RIDUZIONE TIME TO MARKET

  • CPG
  • GOAL 1

Questioni di etichetta.

L’approccio GS1 si è dimostrato efficace per supportare le aziende nel momento della revisione delle etichette dei prodotti alimentari secondo quanto previsto dal Regolamento UE 1169/2011.

Che gli standard GS1 siano in continuo adeguamento all’evolversi delle necessità della filiera, delle nuove normative, degli avanzamenti tecnologici lo dimostra bene il caso dell’entrata in vigore a dicembre 2014 del Regolamento UE 1169/2011 sulle informazioni obbligatorie per le etichette alimentari.
Secondo il Regolamento le informazioni presenti in etichetta devono essere uniformi in tutti i paesi dell’Unione europea, anche per i consumatori che acquistano alimenti preconfezionati online, stabilendo dei criteri di leggibilità. Inoltre ha lo scopo di garantire che i consumatori effettuino decisioni di acquisto informate sulla base di dati come, ad esempio, la tabella nutrizionale, gli ingredienti, gli eventuali allergeni e le istruzioni per l’uso.
GS1 Italy | Indicod-Ecr ha organizzato convegni e workshop per illustrare alle aziende della filiera del largo consumo la complessità degli adempimenti necessari a rendere conformi al nuovo regolamento le etichette delle confezioni, illustrando anche le opportunità per migliorare l’attendibilità delle informazioni da condividere.

“I consumatori hanno bisogno di fare delle scelte consapevoli sia sui punti vendita sia negli acquisti
online”.

Alessandra Di Franco, customer innovation manager Southern Europe Mondelez International

Gli standard, i servizi e le soluzioni GS1 aiutano infatti le aziende a rispondere ai requisiti del Regolamento relativamente alle comunicazioni dei dati prodotto necessari anche per la vendita online e per ottenere una buona qualità dei dati diffusi.
In questo quadro il Catalogo elettronico – GS1 GDSN costituisce lo strumento ideale per veicolare informazioni complete e attendibili dai produttori ai propri interlocutori della distribuzione, incluse quelle previste dalla 1169/2011. Non solo, ma il framework GS1 Source è il canale per diffondere le medesime informazioni alimentari, provenienti dai produttori e rilevanti per i consumatori attraverso il loro uso in applicazioni mobile o siti web.
Proprio incrociando la necessità di rivedere l’etichettatura delle confezioni, la disposizione del Regolamento in materia di vendite a distanza e online e la disponibilità della piattaforma GS1 Source per i dispositivi mobile e web, è stato attivato il servizio di digitalizzazione delle fotografie Immagino.

  • Retail
  • GOAL 1

Il linguaggio delle immagini.

È arrivato Immagino, un servizio di produzione e di scambio di fotografie e di informazioni dei prodotti confezionati che migliora la completezza dei dati e facilita la condivisione tra i partner di filiera.

L’entrata in vigore nel dicembre 2014 del Regolamento UE 1169/2011 relativo all’etichettatura dei prodotti alimentari ha posto le aziende nella necessità di adeguare le informazioni nutrizionali, la lista degli ingredienti e degli allergeni, le istruzioni per l’uso, ecc. a quanto previsto dalle nuove disposizioni. Il regolamento mira a uniformare i dati presenti sulle etichette nei 27 paesi dell’Unione europea, stabilendo non solo i criteri di leggibilità delle etichette, ma che le medesime informazioni siano disponibili anche per i consumatori che acquistano alimenti confezionati online.

“Oggi la competitività delle piccole e medie imprese dipende anche da strumenti come il Catalogo elettronico – GS1 GDSN e Immagino”.

Renato Bonaglia, amministratore delegato Alcass

“Immagino consente di migliorare la gestione complessa delle anagrafiche di prodotto ottenendo un consistente risparmio sui costi”.

Maniele Tasca, direttore generale Selex Gruppo Commerciale

Sulla spinta del Regolamento UE, quindi, GS1 Italy | Indicod-Ecr ha lanciato Immagino, una soluzione per dare efficienza ai processi di scambio di immagini e informazioni di prodotto tra industria e distribuzione e utile per rispondere alle esigenze del consumatore digitale.
Immagino è un servizio chiavi in mano che, grazie alla tecnologia di Brandbank di cui si avvale, consente di produrre immagini di alta qualità per grandi volumi di referenze e adatte per tutti gli scopi commerciali e di marketing offline e online, e di digitalizzare tutte le informazioni presenti sul packaging dei prodotti.

Semplifica inoltre i tradizionali processi di condivisione delle informazioni e delle immagini dei prodotti e consente di dare attuazione in modo più semplice al nuovo Regolamento UE 1169/2011 sull’etichettatura dei prodotti alimentari.

Grazie alla Community di Immagino, i campioni di prodotto, dopo essere stati fotografati e digitalizzati, vengono donati a Banco Alimentare.

“Una soluzione win-win che quanto più è adottata tanto più facilita i processi e riduce i costi per tutta la filiera”.

Valerio Di Natale, presidente e amministratore delegato Mondelez Italia

40 MILA

PRODOTTI DIGITALIZZATI

300 MILA

IMMAGINI DI PRODOTTO (Giugno 2015)

700 AZIENDE

HANNO ADERITO (Giugno 2015)

Lo staff di Immagino

Processi logistici

La collaborazione tra gli attori della filiera genera benefici condivisi direttamente misurabili, come nel caso dei processi logistici con ricadute positive sull’ambiente e sulla società, contribuendo a formare una visione più responsabile nelle imprese a vantaggio anche dei cittadini consumatori.

  • Transport
  • GOAL 2

Il treno del largo consumo.

Si chiama Intermodability® il progetto che ha riunito in una logica di sistema l’universo degli attori della filiera del trasporto intermodale. Un dialogo operativo tra le varie componenti della supply chain – produttori, distributori, logistici, trasportatori stradali, operatori ferroviari – che si sono messi in gioco per raggiungere in modo condiviso nuovi modelli di intesa e dare vita a un collegamento tra domanda e offerta integrata strada-rotaia sulla base di un quadro condiviso delle prestazioni.

L’Unione europea fissa al 2020 l’obiettivo della riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica e per il 2030 intende raggiungere il traguardo del 30% dei trasporti oltre i 300 km da affidare a ferrovia o navigazione. Obiettivi distanti in Italia per il settore del trasporto delle persone e merci che, dal 1990 ha aumentato le emissioni del 16%, mentre tutti gli altri settori produttivi le hanno ridotte. In questo quadro è crescente la sensibilità dei consumatori per i temi legati alla sostenibilità.

“Con il progetto Intermodability®, Ecr sta mettendo le basi per contribuire alla realizzazione, in uno spirito di collaborazione, di uno dei nostri obiettivi: quello di ridurre del 60%, entro il 2020, la nostra impronta ambientale”.

Mauro Maiocco, value chain and customer relations manager L’Oréal

La filiera del largo consumo ha accolto questa sfida ricercando modelli alternativi all’all-road e, con il coordinamento di Ecr Italia ha dato vita al progetto Intermodability® con l’obiettivo di ridurre i costi di trasporto e di contenere le emissioni di CO2.
Il progetto Intermodability®, cui hanno partecipato 54 aziende dell’industria, della distribuzione, del trasporto e delle ferrovie, ha disegnato un modello intermodale che funzioni per il largo consumo, sviluppando una soluzione concreta di collaborazione orizzontale tra imprese per la conversione di un numero elevato di automezzi pesanti in un set di servizi intermodali strada-rotaia lungo le principali dorsali di comunicazione della nostra penisola.

“Osserviamo maturare una certa consapevolezza da parte dei grandi operatori del trasporto che oggi si offrono al mercato con soluzioni miste composte dal tradizionale trasporto su gomma e trasporto intermodale”.

Riccardo Stabellini, group supply chain logistics Italy associate director Barilla

“Il trasporto intermodale è doveroso, perché dobbiamo ridurre l’impronta ecologica dei prodotti, non è impossibile. Bisogna lavorare duramente per cambiare molte regole in vigore attualmente per il trasporto ferroviario, ma deve essere fatto”.

Antonio Malvestio, physical distribution transportation operations leader Europe, associate director, product supply Procter & Gamble

Il percorso del gruppo di lavoro Ecr Italia e il pilota iniziato nel 2013  hanno consentito di mettere a punto un business model capace di facilitare l’accesso all’intermodale per le aziende attraverso una soluzione che aggrega i volumi di più aziende: una risposta alla richiesta di efficienza e ai crescenti obiettivi “green” delle aziende.
Secondo questo business model Ecr Italia ha assunto il ruolo di fiduciario con il compito di presiedere alle regole di condivisione dei benefici e di garantire il quadro giuridico in tema di antitrust e contrattualistica.

“Il tavolo di Ecr è il luogo dove si generano idee e si possono creare valori aggiunti. Attraverso linee guida ben definite possiamo mettere in campo azioni per aumentare la competitività nella logistica del nostro paese”.

Angelo Aulicino, responsabile nuovi progetti e sviluppo Consorzio IB Innovation - Interporto Bologna

56 AZIENDE

industria, distribuzione, trasporto, ferrovie - hanno partecipato al tavolo di lavoro Ecr Italia sull’Intermodability®

450 MILA UNITÀ

DI CARICO/ANNO INTERMODABILI, IL POTENZIALE ESPRESSO DAL LARGO CONSUMO

70 MILA TON

DELLE EMISSIONI DI CO2

25%

il tasso di riduzione delle tariffe grazie all'aggregazione della domanda e del bilanciamento delle tratte

Intermodability® – Il largo consumo prende il treno

  • Transport
  • GOAL 2

Per una nuova coscienza logistica.

Due nuovi strumenti Ecr consentono di riprogettare la supply chain con una visione più ampia, non più ancorata ai soli confini aziendali ma orientata alla collaborazione e ad un approccio di filiera come elementi strategici fondamentali per recuperare efficienza.

Uno stretto legame unisce la responsabilità aziendale nello sviluppo dei progetti di efficienza e la responsabilità sociale. È questo uno dei pilastri dell’attività Ecr Italia che si basa sull’adozione di modelli di condivisione dei processi tra tutti gli attori della filiera.
Con il progetto sulla logistica collaborativa GS1 Italy | Indicod-Ecr compie un ulteriore passo avanti in questa direzione. La logistica collaborativa, infatti, secondo lo studio commissionato al Centro di Ricerca sulla Logistica della LIUC Università Cattaneo e al Politecnico di Milano, assicura, a parità di flussi, 750 milioni di euro di costi di trasporto in meno, 600 milioni di chilometri percorsi in meno, e con una saturazione dei viaggi vicina al 100% e unità di carico efficienti, il 47% di emissioni di CO2 in meno riducendo i percorsi a vuoto, vale a dire 510 mila tonnellate all’anno.

“La logistica collaborativa da sempre è un asse importante per la nostra azienda. Da alcuni anni trova anche interesse da parte di altri attori di mercato quindi diventa più facile portare avanti questi temi anche all’interno dell’azienda”.

Paolo Rangoni, direttore supply chain Carrefour Italia

Questi numeri emersi dalla Mappatura dei flussi logistici del sistema del largo consumo italiano e l’analisi dei costi della mancata ottimizzazione hanno suggerito la realizzazione di Atlante della logistica, una mappa geografica aggiornata e un censimento dei principali 1000 nodi logistici presenti sul territorio italiano. (logisticacollaborativa.it/tool/atlante). E proprio per la specificità del territorio – con la frammentazione e il localismo di quasi 20.000 punti di consegna, di 475 CeDi vicini ai mercati di riferimento, oltre ai magazzini degli operatori logistici particolarmente centralizzati nel Nord – l’Italia ha un costo di consegna più alto di altri paesi.

“I benefici economici e sociali con la leva della collaborazione sono consistenti. La collaborazione è vincente per tutti ed è un obbligo andare in questa direzione”.

Mauro Maiocco, value chain and customer relations manager L’Oréal

“Vi è un indissolubile legame tra la responsabilità aziendale nello sviluppo dei progetti di efficienza e la responsabilità sociale. Entrambe rappresentano un vantaggio per i consumatori e i cittadini. È necessario cambiare approccio, mentalità, avere il coraggio di cambiare il modo di lavorare insieme pensando al consumatore”.

Stefano Agostini, presidente e amministratore delegato Sanpellegrino Nestlé Waters

Dalla mancata ottimizzazione degli attori, dei flussi derivano – secondo lo studio Ecr – la saturazione non ottimale dei mezzi di trasporto in partenza verso i CeDi e la complessità gestionale delle attività di scarico e di controllo presso gli stessi CeDi.

GS1 Italy | Indicod-Ecr ha sviluppato il Simulatore di Riordino Ottimo di filiera – SI.RI.O. – uno strumento online (logisticacollaborativa.it/tool/sirio) che consente di valutare il differenziale di costo tra diverse ipotesi di riordino per una determinata referenza. Con SI.RI.O. l’utente è quindi in grado di visualizzare la quantità di riordino che minimizza i costi complessivi per la filiera, oltre che comprendere come variano i costi al variare della “fisicità” del riordino. Già 200 manager provenienti sia dall’industria sia dalla distribuzione hanno partecipato ai corsi di formazione sulla piattaforma SI.RI.O.

“La logistica collaborativa è una scelta obbligata: le nostre organizzazioni sono arrivate all’osso nella ricerca di efficienza, è indispensabile andare oltre, trovare sinergie e nuove opportunità”.

Andrea Mantelli, responsabile supply chain Conad

“La collaborazione parte prima all’interno dell’azienda, per passare a una di tipo verticale con clienti e fornitori. Un passo ulteriore è quello della collaborazione orizzontale tra produttori”.

Marco Digiacomantonio, transportation manager Italy Procter & Gamble

2,9 MILIONI

I COLLI movimentati dal largo consumo ogni anno

3-4 VOLTE

in più, il costo della frammentazione degli ordini, rispetto a lotti più efficienti per la filiera

2,5 MILIONI

di euro nel ciclo ordine-consegna se 5 CeDi adottassero logiche di riordino ottimale

  • Use
  • GOAL 2

La tracciabilità in un test.

La corretta individuazione dei prodotti, la sicurezza dei consumatori e la trasparenza delle comunicazioni verso di loro sono resi possibili dall’utilizzo delle chiavi di identificazione standard GS1.

La tempestività nel rintracciare e ritirare un prodotto dal mercato in caso di necessità è un fattore determinante. Per questo motivo, dopo aver effettuato nel 2013 il primo test nazionale di tracciabilità all’interno della community GS1 mondiale, GS1 Italy| Indicod-Ecr ha ripetuto la sperimentazione anche nel 2014 simulando il ritiro di un prodotto alimentare identificato mediante gli standard GS1.

"Per Lavazza l’alta qualità del prodotto è un valore importante, il suo mantenimento passa anche attraverso i processi di controllo della filiera distributiva. Un costante controllo sull’efficienza dei processi è importante per mantenere standard elevati".

Silvia Barbieri, supply chain director Luigi Lavazza

Il test si è svolto nell’arco di 48 ore e si è concentrato sull’identificazione del prodotto e dei flussi logistici. Con pieno successo.
Ha permesso di trarre diverse considerazioni per ottimizzare i processi collaborativi tra le aziende. In particolare:

  • Le informazioni comunicate (GTIN, lotto e data di scadenza, ove presente) hanno permesso in tutti i casi di identificare correttamente il prodotto.
  • Le aziende partecipanti hanno collaborato e fornito le informazioni richieste anche dove sono stati necessari approfondimenti.
  • Nei casi in cui è stato richiesto, le aziende hanno puntualmente comunicato anche le informazioni per la rintracciabilità richieste dal Regolamento UE n° 931/2011.
  • I flussi di prodotto sono stati correttamente individuati, fondamentale ai fini della tracciabilità e della rintracciabilità di un prodotto.
  • Il GTIN dell’imballo è utilizzato dagli attori della filiera e registrato dai distributori. Sempre più si registra l’uso anche del codice SSCC per le unità logistiche.

"In Coop l'impegno maggiore è rivolto ai prodotti a nostro Marchio, con un'enfasi su prevenzione, sicurezza e qualità. Il test è stato un’occasione unica per testare sul campo le procedure di ritiro, nell’ottica del continuo miglioramento che da sempre perseguiamo".

Renata Pascarelli, responsabile qualità Coop Italia

La validità di questo test nazionale (italiano) di tracciabilità, sia dal punto di vista della procedura che delle informazioni scambiate, ha reso il test un punto di riferimento importante per altre organizzazioni e authority a livello europeo che sono impegnate, insieme alle aziende di produzione e distribuzione, nella verifica di sistemi di tracciabilità di filiera

Supporto alle PMI e le altre filiere

L’impegno di GS1 Italy | Indicod-Ecr è volto a mettere a disposizione della più ampia platea delle piccole e medie imprese strumenti flessibili e accessibili di scambio e condivisione delle informazioni e per la dematerializzazione dei documenti.
Superare i confini del largo consumo è uno degli obiettivi strategici della comunità GS1: consolidare l’utilizzo delle soluzioni basate sugli standard GS1 sia in settori che le hanno adottate solo parzialmente sia in settori totalmente nuovi.

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  • GOAL 3

Procedo è l’EDI a misura d’impresa.

Ordini, fatture, note di credito e di addebito: lo scambio di documenti amministrativi tra le imprese diventa facile. Con Procedo l’EDI avviene in maniera automatica, standard e senza spreco di carta.

Procedo è la piattaforma web che consente a tutte le aziende della filiera del largo consumo, grandi e piccole, lo scambio in elettronico dei documenti commerciali e amministrativi.
La crescita, dal lancio nel 2011, è stata importante, tanto che oggi sono 450 le imprese che hanno adottato l’EDI (lo scambio elettronico dei dati) grazie a Procedo. Tra queste, 35 retailer italiani e diversi internazionali, tra i quali Al Campo, El Corte Ingles e Leroy Merlin in Spagna, Jumbo Supermarket in Olanda, World Duty Free Group e Tesco nel Regno Unito, Intersport in Germania, Manor in Portogallo e Dfs Group in Cina.
Proprio l’export è sempre più strategico per lo sviluppo delle imprese italiane e Procedo consente, a costi competitivi, di collegarsi con tutti i distributori esteri indipendentemente dallo standard di destinazione (quello adottato dal distributore) e dalle tipologie di documenti richieste. Infatti una volta concordato il formato di input/output con il fornitore (non necessariamente in standard EDI), sarà Procedo a convertire e gestire lo standard EDI richiesto dal distributore.
Il rinnovato sito web (procedo.biz) e la presenza su Linkedin con una pagina dedicata (linkedin.com/company/procedo-di-gs1-italy-indicod-ecr) pubblicano gli aggiornamenti e le novità sulla dematerializzazione dei documenti, sull’EDI, su Procedo e sul mondo del largo consumo.

Il Bosco Procedo prende vita a Treviso
Un segno concreto dell’impegno delle aziende che hanno scelto la digitalizzazione dei documenti commerciali e amministrativi in direzione della sostenibilità.

Lo scambio di documenti in formato elettronico realizzato con Procedo consente di ridurre considerevolmente lo spreco di carta e di conseguenza la necessità di abbattere alberi. E alle aziende che hanno scelto la digitalizzazione dei documenti commerciali e amministrativi in formato elettronico, automatica e standard grazie all’EDI, GS1 Italy | Indicod-Ecr ha voluto dedicare un vero e proprio bosco.

"Passare da una gestione cartacea delle fatture a Procedo è stata una rivelazione: immediati i benefici in termini di velocità, precisione e time to market sia nell’invio che nella ricezione, perché tutto è a prova di errore".

Laura Condello, responsabile marketing Rinaldo Franco

L’ha fatto a Treviso, al Parco “Uccio” San Martino collegato all’Associazione Amici per Sempre di Pietro Tinelli, dove 30 alberi (ciliegi da fiore, farnie, aceri, ornielli e ontani) hanno dato vita, con il patrocinio del Comune, al Bosco Procedo realizzato dallo studio di riqualificazione urbana sTreet che ha scelto delle specie arboree adatte all’ambiente urbano e alle caratteristiche del sito. Interessanti i dati che emergono dalle stime sul contributo prodotto nella riduzione di CO2 nell’aria delle varie specie innestate nel Bosco Procedo: l’acero campestre, ad esempio consente di immagazzinare in 50 anni 3.500 kg di CO2 pari a 4 volte il viaggio in aereo a/r Milano-Parigi; la farnia, la quercia più diffusa in Europa, assorbe nello stesso periodo di tempo 5.500 kg di CO2, l’equivalente di 8 volte il percorso in auto a/r Napoli-Berlino; mentre l’ontano ripulisce l’aria da circa 5 tonnellate di anidride carbonica, pari a 8 volte la tratta aerea a/r Venezia-Londra.

200 kg

il consumo annuo pro-capite di carta degli italiani, tra i più alti al mondo

80 Risme

formato a4. Contribuiamo a diminuirlo!

  • Government
  • GOAL 3

I codici GS1 nella pubblica amministrazione.

La pubblica amministrazione italiana ha adottato i codici GS1 GLN per favorire i pagamenti elettronici, in linea con l’Agenda Digitale e le direttive dell’Unione europea.

Anche in virtù della volontà della Commissione Europea di guidare i governi degli stati membri e le amministrazioni locali verso un uso più intensivo dell’e-commerce, il settore pubblico in tutta Europa guarda verso soluzioni efficaci ed efficienti per supportare operatori professionali e cittadini. In tale contesto, l’utilizzo degli standard GS1 abilita le organizzazioni a diventare più efficienti e ad aprirsi a nuove opportunità per i cittadini.
L’accordo siglato da GS1 Italy | Indicod-Ecr con l’Agenzia per l’Italia Digitale – Presidenza del Consiglio dei Ministri mette gratuitamente a disposizione delle pubbliche amministrazioni, centrali e locali, i codici GS1 GLN (Global Location Number) che facilitano l’utilizzo dei sistemi di pagamento elettronici.
Ad ogni ente pubblico italiano, sia esso centrale o locale, può essere assegnato un codice GS1 GLN, utilizzabile per codificare correttamente i documenti emessi, compresi gli avvisi di pagamento diretti ai cittadini, che potranno così utilizzare i canali telematici, ad esempio, per le operazioni di pagamento attraverso i circuiti abilitati. Il codice GS1 GLN è un codice numerico a 13 caratteri, che nel Sistema GS1 identifica univocamente a livello mondiale le singole amministrazioni.
GS1 Italy | Indicod-Ecr ha attivato il servizio GEPIR per la PA attraverso il quale è possibile individuare il codice GS1 GLN assegnato ad una pubblica amministrazione oppure dato il codice risalire all’ente corrispondente.

"Questo accordo rappresenta un tassello importantissimo per la diffusione della piattaforma che permette a tutti i cittadini di effettuare i pagamenti elettronici verso le PA, in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e scegliendo liberamente lo strumento ed il prestatore di servizi di pagamento preferito".

Maria Pia Giovannini – responsabile area pubblica amministrazione Agenzia per l’Italia Digitale

Formazione continua

La crescita della cultura manageriale e la diffusione delle buone pratiche sono al centro dell’attività di formazione, lungo due direttrici: quella specifica sugli strumenti sviluppati a supporto delle soluzioni per le imprese e quella post lauream in collaborazione con primari istituti universitari.

  • Retail
  • GOAL 4

Pensare ai manager di domani.

L’offerta formativa di GS1 Italy | Indicod-Ecr si è arricchita di nuovi percorsi di specializzazione qualificata: due Master post laurea in collaborazione con l’Università di Parma e con il Politecnico di Milano.

Accanto alle attività consolidate di formazione specifica sulle soluzioni messe a disposizione delle imprese associate, per l’anno accademico 2014-2015, GS1 Italy | Indicod-Ecr ha inaugurato un nuovo percorso di specializzazione post lauream rivolto a giovani neolaureati che progettano nel settore dei beni di consumo la propria crescita professionale.
Si tratta del “Master in Retail and Brand Management” in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università di Parma e, in partnership, del “Master in Supply Chain and Purchasing Management” del MIP Politecnico di Milano.
In qualità di partner, GS1 Italy | Indicod-Ecr contribuisce al Master del MIP Politecnico di Milano nella docenza, portando le proprie competenze in alcuni moduli dedicati alla collaborazione di filiera, e sostenendo finanziariamente i partecipanti più meritevoli attraverso l’istituzione di alcune borse di studio.

"Da più di 10 anni il Master a Parma è un punto di riferimento per la qualità della preparazione. La nuova iniziativa con il Politecnico di Milano vuole ripercorrere questa strada puntando su una specializzazione, la catena logistica, di fondamentale importanza per le sfide future".

Eleonora Graffione, presidente Consorzio Coralis

Per il Master in Retail and Brand Management, GS1 Italy | Indicod-Ecr, in collaborazione con Adm (Associazione della Distribuzione Moderna) e con Ibc (Associazione delle Industrie dei Beni di Consumo), offre un percorso formativo completo dal punto di vista didattico, con un piano di studi dedicato alle peculiarità delle aziende del comparto produttivo e distributivo, della filiera e alle competenze manageriali richieste.
Per i 18 partecipanti, dopo la fase di formazione in aula terminata a maggio con oltre 25 testimonianze di esponenti di IDM e GDO e numerosi interventi di respiro anche internazionale, sono cominciati gli incontri con le aziende per lo stage che li vedrà impegnati 6 mesi dopo il viaggio-studio negli Stati Uniti, dove potranno toccare con mano le eccellenze del largo consumo statunitense.

"Preparazione, capacità di vedere oltre, aggiornamento: solo così possiamo pensare di affrontare con successo le nuove sfide del mercato. Il largo consumo, investe nei master universitari perchè creano valore e favoriscono l'inserimento di giovani qualificati nell'industria e nella distribuzione".

Alberto Frausin, amministratore delegato Carlsberg

  • Retail
  • GOAL 4

Formazione per essere aggiornati e competitivi.

Il piano dei corsi di formazione è pensato per offrire alle aziende gli strumenti per l’aggiornamento delle proprie risorse, per adottare processi efficienti, per aumentare le performance di business e quindi essere competitivi sul mercato.

Nei dieci anni di attività formativa, GS1 Italy | Indicod-Ecr ha visto più di 4.000 manager frequentare i propri corsi di formazione, per un totale di 400 aziende coinvolte.
E il 2014 ha visto in agenda 25 corsi multiclient, articolati in più di 50 sessioni. Oltre alle sessioni svolte direttamente in azienda, con contenuti personalizzati rispetto alle esigenze rilevate e focus su esempi tratti dalla specifica realtà aziendale. Il programma si è sviluppato in tre aree tematiche:

  • Supply Chain: per approfondire le best practice Ecr sull’efficienza di filiera, per conoscere le nuove tecnologie di riconoscibilità dei prodotti e gli strumenti più efficaci per condividere le informazioni.
  • Marketing e Commerciale: per lo sviluppo delle competenze professionali nell’ambito della negoziazione, per favorire il dialogo e la relazione tra industria e distribuzione, per individuare modelli e strategie di vendita efficienti.
  • Tecnica: per ottimizzare lo scambio di informazioni che accompagnano i prodotti lungo la filiera, grazie al sistema di codifica standard GS1.

Si è inaugurato il corso “Fondamenti di tracciabilità e rintracciabilità”, una giornata introduttiva ai
fondamenti per la gestione dei processi di tracciabilità e rintracciabilità in ottica collaborativa tra gli attori della filiera attraverso gli strumenti standard GS1.

Per garantire la qualità del servizio e il più ampio accesso possibile, i corsi sono certificati UNI EN ISO 9001:2008 e l’accredito presso For.te consente di accedere ai finanziamenti dei piani formativi aziendali.

4000

manager hanno frequentato i corsi

400

aziende coinvolte

25

corsi multiclienti

+50

sessioni

Vicinanza al mercato

Il presidio delle politiche per lo sviluppo e la valorizzazione del largo consumo, la conoscenza dei settori e del mercato sono una parte importante dell’attività di GS1 Italy | Indicod-Ecr. Ha l’obiettivo di fornire supporto  scientifico, di  studio, di  approfondimento e di confronto agli  stakeholder dell’associazione, in particolar  modo alle  associazioni di  comparto per facilitare il loro ruolo di rappresentanza, ma anche agli associati offrendo strumenti di analisi in grado di supportarne le decisioni.

  • GOAL 5

I Quaderni, per orientarsi nella complessità.

Una collana dedicata allo scenario socio-economico italiano fotografa la realtà del paese e fornisce ai decision maker e agli attori del mercato strumenti, analisi e spunti per decifrare la realtà contingente.

GS1 Italy | Indicod-Ecr ha avviato nel 2013, in collaborazione con REF Ricerche, la pubblicazione de i Quaderni, una collana di approfondimenti monografici sui temi che coinvolgono maggiormente il sistema del largo consumo all’interno della realtà economica e sociale italiana.
Nel 2014 sono stati pubblicati i seguenti due titoli:

  • La “filiera del mangiare”. Dimensione economica, rilievo occupazionale, segmentazione settoriale.
    Un’analisi accurata della filiera food che ne quantifica la rilevanza anche dal punto di vista del valore aggiunto e dell’occupazione. Le attività economiche che sottendono all’atto dell’alimentazione rappresentano circa un quinto dell’economia italiana. 
  • Verso la riforma dell’Iva: tra esigenze di gettito, fedeltà fiscale e semplificazione.
    Esplora e sintetizza il complesso tema dei 120 regimi in deroga, fatto di agevolazioni, esenzioni differimenti e regimi speciali in vigore in Italia. In particolare lo studio documenta come le agevolazioni di cui godono i beni alimentari aiutino ad attenuare la regressività dell’Iva e come la filiera alimentare contribuisca in maniera equilibrata al gettito fiscale.

"La Commissione europea ci raccomanda di allargare la base imponibile e di accrescere la fedeltà fiscale, ancora prima di aumentare le aliquote. C’è molto spazio per recuperare risorse, considerato che si contano oltre 120 regimi in deroga".

Donato Berardi, partner REF Ricerche

18% del pil

il peso della "filiera del mangiare", un quinto dell'economia italiana

15%

del gettito totale è l’Iva generata dalla filiera alimentare, in linea con la quota dei consumi alimentari sula spesa per consumi delle famiglie

  • GOAL 5

L’Osservatorio economico, dalle imprese per le imprese.

Le scelte di politica economica, i risultati aziendali, le leve strategiche e tattiche, il clima di fiducia con spazio a suggerimenti e opinioni: è l’Osservatorio economico di GS1 Italy | Indicod-Ecr, che due volte all’anno tasta il polso delle imprese del largo consumo.

Dal 2005 GS1 Italy | Indicod-Ecr rileva ogni sei mesi il sentiment delle imprese del largo consumo (distribuzione moderna e industria) e pubblica i risultati nell’Osservatorio economico, uno strumento di tracking delle percezioni e delle aspettative sull’andamento dell’economia e dei consumi.
È una attività in linea con la missione dell’associazione di riferimento per oltre 35 mila imprese che operano nel largo consumo, che, di volta in volta, vengono sollecitate a rispondere alle domande poste. Le risposte sono poi selezionate per formare un campione rappresentativo del settore, stratificato in base a tre variabili: localizzazione geografica, fatturato, comparto merceologico Ateco.
Dal 2014 l’Osservatorio economico è disponibile online in una nuova veste grafica che rende la fruizione delle informazioni e dei risultati più semplice, veloce ed efficace.

L’Osservatorio si compone di due parti: una sintesi che racconta i contenuti salienti estratti in modo ragionato con grafici interattivi e brevi commenti; la seconda di analisi, con grafici personalizzabili che possono essere stampati, scaricati e condivisi, completa di tutti i risultati dal 2005.
Ogni edizione si arricchisce di un tema scelto ad hoc di volta in volta. Nelle due edizioni del 2014 i temi scelti sono stati “gli effetti della crisi sulle imprese e quali le azioni prioritarie da intraprendere a fronte di un miglioramento della situazione economica” (a gennaio) e “lo stato di avanzamento dell’adeguamento alle nuove disposizioni in materia di etichettatura dei prodotti alimentari” (a settembre).

Il clima di fiducia rilevato dall’Osservatorio economico è l’indice che racconta le difficoltà incontrate dalle imprese del largo consumo nel corso degli ultimi 10 anni: dal picco di massimo pessimismo nel corso del 2012, descrive una costante, seppur lentissima, ripresa, dove si parla di una situazione “meno negativa” rispetto al passato e che ancora non consente all’indice di raggiungere e superare la soglia minima del valore 100, soglia di equilibrio tra positivo e negativo.

Clima di fiducia

Il clima di fiducia è costruito sulle percezioni e sulle attese relative ai seguenti temi:

  • La situazione esterna all’impresa.
  • Situazione generale dell’economia (percezioni e attese).
  • Situazione del settore di appartenenza (percezioni e attese).
  • La situazione interna all’impresa.
  • Giro d’affari (percezioni e attese).
  • Investimenti (percezioni e attese).
  • Occupazione (percezioni e attese).

Se il risultato dell’indice è maggiore di 100 segnala una percezione/aspettativa positiva (tanto più l’indice è superiore a 100); se minore di 100 segnala una percezione/aspettativa negativa (tanto più l’indice risulta inferiore a 100).

Fonte: Osservatorio economico GS1 Italy | Indicod-Ecr, 2005-2014

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Il Non Food sotto osservazione.

L’Osservatorio Non Food di GS1 Italy | Indicod-Ecr è diventato il punto di riferimento sulle performance e le evoluzioni del settore non alimentare. L’edizione 2014 ha dedicato un focus agli scenari futuri dello shopping e dei processi di acquisto del consumatore Non Food.

L’Osservatorio Non Food di GS1 Italy | Indicod-Ecr si presenta alla XII edizione in una veste rinnovata, full digital, arricchito di contenuti sistematizzati e più facile da consultare.
L’obiettivo dell’Osservatorio Non Food, che analizza i consumi non alimentari in Italia – dall’elettronica di consumo al bricolage, agli articoli sportivi, all’abbigliamento, al video, alla musica, all’arredamento, a tutte le categorie insomma che si possono trovare in un ipermercato che non siano alimentari o grocery – è di offrire alla business community un riferimento per la misurazione dei trend nel settore Non Food, anche attraverso l’analisi approfondita dell’evoluzione dei diversi canali distributivi sia fisici sia digitali.

"«Vincerà il fisico o il digitale?»
Questa, per il consumatore, è la domanda più sbagliata. Perché l’acquirente desidera che vincano entrambi".

Edmondo Lucchi, responsabile dip. newmedia GfK – Eurisko

Alla realizzazione dell’Osservatorio Non Food hanno collaborato TradeLab e GfK – Eurisko: TradeLab ha monitorato le vendite e le dinamiche dello sviluppo dei punti vendita, mentre GfK Eurisko ha svolto una specifica ricerca per indagare l’atteggiamento, le aspettative e le predisposizioni nei confronti degli acquisti Non Food da parte del consumatore. Ne è emerso un tracciato caratterizzato da una nuova normalità fatta di una presenza forte dell’universo digitale non tanto e non solo come alternativa all’acquisto nei punti vendita fisici, quanto nella fase pre-vendita di analisi, confronto, ricerca di consigli e condivisione di esperienze da parte dei consumatori che risultano essere molto più impermeabili alle promozioni e alla comunicazione rispetto al passato. Una condizione che cambia drasticamente i rapporti di forze in campo.

"Per il retail Non Food si apre un periodo di riorganizzazione delle reti di vendita, degli assortimenti, dei servizi e degli strumenti di analisi a supporto dei processi decisionali".

Luca Zanderighi, economista e partner TradeLab

La presentazione dell'Osservatorio Non Food 2014
OSSERVATORIO NON FOOD 2014

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Tendenze online e Un anno di Tendenze.

Una finestra informativa aperta alle aziende associate e agli stackeholder è costituita dall’attività editoriale di GS1 Italy | Indicod-Ecr, rappresentata dal webmagazine Tendenze online e dal volume Un anno di Tendenze, giunto alla quarta edizione.

Una visual identity omogenea collega tra di loro il webmagazine Tendenze online e la pubblicazione annuale che ne è emanazione, Un anno di Tendenze. Insieme costituiscono, il primo la quotidiana finestra di comunicazione con le aziende associate e la filiera del largo consumo nella sua accezione allargata, il secondo un aggregatore dei temi di maggiore rilievo per la stessa filiera e per gli stakeholder istituzionali.
Tendenze online (tendenzeonline.info) è il webmagazine che non solo pubblica gli aggiornamenti e gli annunci sulle attività di GS1 Italy | Indicod-Ecr, ma ospita interventi di opinion leader, studiosi ed esperti della business community del largo consumo, report da convegni, contributi di istituti di ricerca, con un’attenzione particolare anche a quanto avviene all’estero, in particolare in tema di evoluzione dell’integrazione tra canali distributivi online e offline e videointerviste con i protagonisti della distribuzione e dell’industria. Una rassegna stampa quotidiana offre inoltre una selezione ragionata degli articoli più significativi pubblicati sulla stampa nazionale e internazionale.
Complemento ideale del web magazine è la newsletter Tendenze journal che viene inviata ogni 15 giorni a oltre 45mila contatti. In epoca di social media, inoltre, le notizie di Tendenze online sono rilanciate attraverso il canale twitter @tendenzeonline, che ha più di mille follower con i quali l’interazione è quotidiana.
Agile nella lettura, grazie a una veste grafica molto contemporanea, Un anno di Tendenze è giunto nel 2014 alla quarta edizione, diventando un appuntamento atteso dai manager della filiera del largo consumo. Si tratta di un distillato ragionato dei temi più significativi che hanno impegnato le imprese che fanno riferimento a GS1 Italy | Indicod-Ecr.
Suddiviso in grandi capitoli tematici il volume raccoglie, riorganizza e sintetizza i contenuti che hanno arricchito nel corso dell’anno il webmagazine e li ripropone seguendo il filo rosso di cinque macro-temi affrontati con un ricco apparato di tabelle, grafici e infografiche: l’economia e i consumi, aspettando la ripresa; una riflessione sull’omnicanalità e le trasformazioni nelle dinamiche dello shopping; l’impegno di GS1 Italy | Indicod-Ecr per la diffusione degli standard; l’efficienza di filiera e gli strumenti a disposizione; la logistica collaborativa.

Chi legge Un Anno di Tendenze

#unannoditendenze

+50 Mila

è il numero dei visitatori di Tendenze Online nel 2014

95 MILA

Pagine visualizzate

1000 Copie

sono state diffuse dell'edizione cartacea di Un Anno di Tendenze 2014

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